Pagine

martedì, dicembre 12, 2006

...evviva l'indulto!

Ormai non c'è più niente da fare, la macchina mediatica si è messa in moto.
Dopo la strage di Erba dove è stata massacrata l'intera famiglia di un ex carcerato, di un "indultato", che per altro è anche un tunisino la frase comune è una sola: "guardate cosa avete fatto! Che schifo! Liberare gli assassini!"
Chi, come me, in questa legge ci ha visto non solo una cosa giusta ma soprattuto un grande segno di civiltà, un gesto che non poteva che essere fatto, di fronte a una strage così "evidente" cerca di pararsi dicendo: "va beh, uno su più di quindicimila detenuti... queste sono le leggi dei grandi numeri..."
Poi si viene a sapere che molto probabilmente il "tunisino" non era proprio ad Erba durante la strage ma era in Tunisia... ma ormai la macchina mediatica si è messa in moto e a noi non interessa nulla se quest'uomo stava tornado a casa per passare il Natale col figlio e la compagna, se adorava la sua famiglia, e se era stra-pentito del suo passato perchè a noi questo c@z#o di tunisino deve spiegarci soltanto come ha fatto da Tunisi a trucidare la sua famiglia!

5 commenti:

Unknown ha detto...

magari non è stato lui, però tanto"santo" non era visto che era mescolato in un bel giro di droga e forse gli hanno sterminato la famiglia per vendetta... almeno così dicono al telegiornale.L'importante è che trovino il colpevole..
Mi dispiace ma non condivido per niente questo indulto è stato fatto all'italiana

Anonimo ha detto...

"...È grande, quindi, il bisogno di una solidarietà spontanea e capillare, alla quale la Chiesa è con ogni impegno protesa a dare di cuore il proprio contributo. Tale solidarietà, tuttavia, non può non contare soprattutto sulla costante sollecitudine delle pubbliche Istituzioni. In questa prospettiva, e senza compromettere la necessaria tutela della sicurezza dei cittadini, merita attenzione la situazione delle carceri, nelle quali i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Un segno di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne l'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società."

Anonimo ha detto...

ho capito...

Zurbaran ha detto...

due cose:
_seguire questa questa vicenda è misurare il polso del giornalismo italiano tutto. sigh
_l'indulto è stato voluto da TUTTO il parlamento (il che vuol dire appunto che è stato fatto "all'italiana") e pure suggerito, come ci ricorda l'amico sopra, dal vecchio Papa.

Anonimo ha detto...

à giusto seguire i suggerimenti del Papa, magari non è giusto strumentalizzarli come fanno giornalisti e politici... e sopratttutto non credo sia giusto
fare una legge a caso non tenendo conto che magari non tutti i detenuti sono poi così pentiti.
..a volte per le cose fatte "all'italiana" ci rimette chi magari ha scontato parte della sua pena ed è effettivamente pentito e perde la possibilità di avere una nuova occasione